CASERTA - È’ durato poco più due ore l’interrogatorio – davanti al gip Giovanni Caparco del tribunale di Santa Maria Capua Vetere – dell’odontoiatra-editore
Pasquale Piccirillo agli arresti domiciliari da quattro giorni nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica su un’ipotesi di tentata truffa ai danni del ministero dello Sviluppo. La difesa dell’editore, rappresentata dall’avvocato Maurizio Messuri del foro di Napoli, ha prodotto al giudice la documentazione (supporti magnetici e software) oggetto delle presunte false fatturazioni a sostegno dell’esistenza del rapporto commerciale tra la società di Piccirillo e la controparte, rappresentata da un ex dipendente che ha poi denunciato l’editore. Nel corso dell’interrogatorio, Piccirillo, ha fornito la propria versione dei fatti e ha chiarito diversi passaggi contestati tra cui una serie di contrasti con il suo accusatore, tale Gennaro Iodice, nati nel corso del rapporto lavorativo. E’ emerso inoltre che la prima tranche di finanziamento basata su un investimento ritenuto fittizio dalla Procura – per 3 milioni e 500 mila euro – era decaduto già l’anno precedente in assenza dei requisiti del Consorzio Tecno Caserta previsti dal bando.
Non solo: il finanziamento complessivo di 782 mila euro, era subordinato alla restituzione dello stesso. La difesa di Piccirillo, che non esclude una controdenuncia nei confronti della presunta vittima, ha già presentato richiesta di scarcerazione al tribunale del Riesame avanzando per il suo assistito una richiesta per consentire a Piccirillo, in qualità di odontoiatra, di poter operare alcuni interventi urgenti presso il suo centro clinico dentistico. Interrogato anche il nipote dell’editore, Mauro Piccirillo, commercialista – difeso dall’avvocato Giuseppe Stellato, che si ha negato di conoscere la vicenda in questi termini in quanto semplice dipendente. L’odontoiatra-editore Pasquale Piccirllo, 45 anni, titolare del gruppo Lunaset con sede in via Isonzo a Caserta che controlla Tv Luna1, Tv Luna2, Tv Luna Sat, Tele Nostra di Avellino e il quotidiano Buongiorno Campania con l’edizione locale Buongiorno Caserta . Nell’inchiesta figurano altre cinque persone tra cui la direttrice di una filiale del Banco di Napoli di Caserta che avrebbe avallato alcune operazioni. (Fonte:
Alto-casertano)
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